Il Tao dell’Acqua: grande successo lo scorso Luglio a Sirmione sulle rive del Lago di Garda

Il Tao dell’Acqua: Grande successo per l’evento Musica d’Acqua lo scorso 13 Luglio nella splendida cornice del Parco San vito a Sirmione (Bs). Per l’occasione è stata eseguita, fra le altre opere commissionate, anche la mia ultima composizione: un melologo per arpa, viola, voce narrante e danzatrice liberamente ispirato ad un testo del saggio cinese Zhuang Zi scritto circa nel IV sec. A.C.

Un’Esperienza “Artistica”

Dopo una settimana intensa di prove musicali e di scena posso dichiararmi veramente felice dello spettacolo che la sera del 13 Luglio ha preso vita nel Parco San Vito, sulle rive del Lago di Garda, a Sirmione. Si è rivelata una bellissima esperienza di condivisione e di crescita dato che lo spettacolo prevedeva, oltre il mio melologo Il Tao dell’Acqua, l’esecuzione di sette composizioni contemporanee scritte sul tema dell’Acqua, elemento caratteristico del territorio. Nonostante fra noi compositori fossero presenti molte diversità nei linguaggi, negli approcci e nelle interpretazioni al tema dell’Acqua, tutto è risultato alla fine molto coerente, e ciò che poteva rappresentare un punto debole dello spettacolo si è manifestato come il suo aspetto più rilevante. Proprio il lavoro fatto insieme, negli incontri che si sono svolti durante l’anno fra noi compositori e il coordinatore Mauro Montalbetti, hanno creato un ambiente fertile per far si che le nostre idee (musicali e non) nella realizzazione dello spettacolo andassero verso un’unica direzione. Questo ha, col passare del tempo, definito una “visione d’insieme” facendo in modo che il gruppo pian piano pensasse come un’unica entità e trasformando così tutte le nostre diverse sfaccettature in elementi vitali per la riuscita artistica del progetto. Ad un certo punto alla prova generale ci siamo tutti sorpresi della forza e della coesione che aveva lo spettacolo nel suo insieme. Era il frutto si dell’intenso lavoro, ma sopratutto di come la condivisione e l’onestà intellettuale e artistica ricercata fin dall’inizio avessero “di nascosto” plasmato l’anima della nostra musica regalandoci uno spettacolo in cui noi tutti abbiamo potuto sentire una parte di noi stessi.

Parlando di Musica? Concetti Taoisti Principali Rappresentati nell’Opera

Per la creazione del Tao dell’Acqua (sul tema generale dello spettacolo che era appunto l’acqua) il testo integrale, La Piena Autunnale di Zhuang Zi, è stato da me diviso in un prologo, un epilogo e nelle 6 parti del dialogo nelle quali il signore del Fiume fa delle domande sulla filosofia del Tao al signore del Mare che gli risponde in modo allegorico secondo i principi della dottrina taoista.

il tao dell'acqua tai ji wu ji

Fra i concetti principali si ritrovano ovviamente le 3 forme del Tao:

    1. il TAO vero e proprio innominabile, il senza forma che genera la forma e dove la forma ritorna. Secondo il pensiero circolare taoista è la matrice che sta dietro l’Ordine Universale, l’esistenza che sta dietro l’ Tao letteralmente significa “la Via” e rappresenta il “caos originario” fecondo dal quale nascerà la vita.
    2. il WU JI è la seconda manifestazione del Tao ed emerge da esso. Wu Ji significa “non-polo”, l’embrione di un’esistenza non ancora polarizzata e differenziata. Il suo simbolo infatti è un cerchio vuoto.
    3. Il TAI JI è invece la terza e ultima manifestazione del Tao: letteralmente Tai Ji significa il “grande polo” (o grande trave che sostiene il divenire dell’universo fenomenico) e rappresenta l’unità che contiene in sé la differenziazione. Il simbolo dà l’idea di una marea che procede e retrocede, della fusione del bianco nel nero e del nero nel bianco, di unione nella contrapposizione e in generale del movimento. Nel centro della zona nera c’è un punto bianco e viceversa, questo vuole evidenziare il fatto che in ognuna delle due componenti Yin e Yang c’è il germe dell’altra (sotto la neve è già vivo il seme del rigoglio dell’estate).

Quando la vitalità contenuta nel Tai Ji prende forma appaiono i “diecimila esseri”, le forme definite e distinte le une dalle altre, la contrapposizione e la perdita dell’unità, l’uomo e la donna, la luce e l’oscurità, il giorno e la notte, l’alto e il basso ecc. Lo Yin e lo Yang.

La vita si manifesta nella dualità dal momento in cui è concepita e senza forma fino al momento dell’ultimo respiro in cui ritorna alla madre terra. Ogni essere vivente è nella dualità: gioia e dolore, azione e riposo, forza e debolezza, vita e morte, amore e odio. Nell’ambito di queste coppie di opposti nessuno può esistere senza l’altro.

      • YIN è lo stato di inerzia, di ricettività, di potenzialità energetica; l’aspetto oscuro, misterioso e profondo. Viene simboleggiato dall’ACQUA per la sua caratteristica di scendere verso il basso ed adattarsi ad ogni forma.
      • YANG è l’attività, l’azione, l’espressione della potenzialità energetica, l’aspetto luminoso, superficiale e manifesto; èsimboleggiato dal FUOCO per la sua natura di movimento incessante verso l’alto, di leggerezza e di instabilità.

Su questa base si possono distinguere in tutti i fenomeni delluniverso un aspetto YIN e un aspetto YANG creando un numero infinito di coppie di opposti.

Direzione Estetica

Il brano vuole enfatizzare con la musica i principi, la simbologia dei 5 elementi e i due diversi aspetti YIN e YANG in cui si manifesta la vita, la dottrina taoista e il ragionamento filosofico dei due personaggi. Ogni concetto nel testo viene espresso secondo il principio degli opposti che sono sempre due facce di una stessa unità, e proprio la ricerca di questa unità, di questa non-distinzione è l’obiettivo che l’uomo prova a raggiungere seguendo il Tao, “La Via”.

Principi Compositivi e Relazione con i Concetti

Per quanto riguarda i sistemi armonici ho preferito il libero utilizzo di un framework o background di tipo “spettralista”, con riferimento quindi alla serie delle armoniche naturali, per definire le due “polarità opposte” e il materiale musicale – o meglio le altezze – da utilizzare.

Per aderenza al concetto di YIN e YANG e di complementarità degli opposti ho centrato le due rispettive serie armoniche o “spettri sonori” sulle note di DO e FA#. La relazione viene dalla simmetria centrale rispetto alla scala cromatica (l’universo sonoro) che come lo YIN e lo YANG divide il “cerchio sonoro” o WU JI in due poli opposti: la serie armonica di DO e quella di FA# (non a caso le serie si centrano su una nota “bianca” e su una nota “nera” sulla tastiera del pianoforte).

Per esprimere invece il concetto della presenza di un po’ di YIN nello YANG e viceversa ho scelto due scale uguali come struttura intervallare ma contenenti ognuna una nota appartenente all’altra scala. Ho scelto le scale pentatoniche di DO e FA# ognuna con una nota aggiunta presa dall’altra, in questo modo ho ottenuto due scale “esafoniche” di sei suoni:

pentatonica di DO:       DO-RE-MI-FA#-SOL-LA

pentatonica di FA#:     FA#-SOL#-LA#-DO-DO#-RE#

Per rispecchiare ancora di più le caratteristiche e le relazioni fra lo YIN e lo YANG ho poi scelto di utilizzare tre sistemi armonici complementari e opposti, in un certo senso, fra loro:

  • tonale → spettrale: le due scale di sei suoni e le due serie armoniche tutte centrate sulle note Do e Fa#
  • spettro → spettro inverso: le due serie armoniche con gli intervalli invertiti
  • armonia tonale → armonia negativa: armonia derivata dalle due scale esafoniche e quella derivata dalla loro inversione (armonia negativa o invertita)

I sistemi sono stati usati per la formazione di armonie e per l’estrapolazione di serie o scale utili alla creazione dei gesti melodici e delle melodie complete. L’idea comunque è quella di un interscambio e di una conpenetrazione fra i sistemi senza soluzione di continuità.

Il resto nasce dalla relazione con il testo che, con i suoi riferimenti, suggestioni e allegorie mi ha suggerito via via i movimenti e la direzione che la musica avrebbe dovuto seguire. E’ questa per me la parte “misteriosa” della composizione e della creatività… e che spero permei ne Il Tao dell’Acqua

Ringraziamenti

Senza dilungarmi troppo vorrei cogliere l’occasione in questo post per ringraziare alcune persone e amici: innanzitutto il Maestro Mauro Montalbetti per l’organizzazione artistica, la supervisione tecnica e la disponibilità dimostrata; tutto lo staff e la dirigenza della Scuola di Musica del Garda, della DOC Servizi e il Comune di Sirmione che hanno commissionato e permesso la realizzazione dello spettacolo; ovviamente il pubblico presente per la grande accoglienza che ha riservato alla “nuova musica”; tutti gli interpreti e gli esecutori che hanno fatto prendere vita a ciò che altrimenti sarebbe rimasto “sulla carta”:

Barbara Roganti (voce recitante e drammaturgia) e Chiara Taviani (coreografia e danza) per la loro disponibilità e professionalita;

I musicisti: Martino Panizza (arpa) e Giancarlo Bussola (viola) per l’impegno e la professionalità dimostrata nello studio e nell’esecuzione del mio brano;

La prima arpista del Teatro alla Scala di Milano Luisa Prandina per la preziosissima supervisione durante le prove e la disponibilità dimostrata;

Tutti gli altri musicisti che hanno reso possibile lo spettacolo: Laura Marchese (arpa), Diletta Sereno (arpa), Jone Diamantini (viola)

Ovviamente un ringraziamento speciale a tutti i compositori e gli autori, ormai amici stretti, con cui ho avuto l’onore e il piacere di collaborare: Vlady Bianchini, Lorenzo Di Vora, Vittorio Cristini, Tommaso Fakhreddine, Sabrina Felli, Marco Murgioni, Silvia Sandrini e Massimo Migliorati nella speranza di poter di nuovo lavorare con tutti voi in futuro.